Le pareti della navata centrale sono divise in tre fasce ben distinte dalle decorazioni musive:fascia più alta è decorata da riquadri intervallati dal motivo allegorico di un padiglione con due colombe,la fascia mediana ha riquadri tra le finestre che incorniciano solide figure di Santi e Profeti, la presente foto mostra un partcicolare della fascia inferiore, la parete destra con il Palazzo di Teodorico riconoscibile dalla scritta latina PALATIUM (Palazzo) nella parte bassa del timpano. Gli edifici interni rappresentati sono mostrati in prospettiva ribaltata. Tra una colonna e l'altra sono tesi dei drappeggi bianchi e decorati in oro, che coprono le ombre di antiche figure umane rimaste dopo che una parte del mosaico fu condannata alla distruzione: per una sorta di damnatio memoriae tutte le figure umane (quasi certamente Teodorico stesso e membri della sua corte) vennero cancellate e si notano ancora le ampie parti di colore leggermente diverso (a riprova di una ricostruzione avvenuta in un momento diverso) e le incontrovertibili tracce sulle colonne bianche, dove spuntano qua e là delle mani. Le colonne che sorreggono gli archi del palazzo sono candide e slanciate (nella realtà dovevano essere in marmo) e terminanti con capitelli in tipico stile corinzio. Sopra gli archi, che riportano motivi di angeli che tendono festoni floreali, si trova una lunga teoria di archetti bassi protetti da parapetti, e sormontati dal tetto in tegole. Questo doveva probabilmente essere un lungo terrazzo coperto.
Di là dal Palazzo si notano alcuni edifici basilicali o a pianta centrale che hanno la funzione di rappresentare, sinteticamente e simbolicamente, la città di Ravenna.